Resturatori di beni culturali

Il restauratore di beni culturali mobili e di superfici decorate di beni architettonici è il professionista che definisce lo stato di conservazione e mette in atto un complesso di azioni dirette e indirette per limitare i processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni e assicurarne la conservazione, salvaguardandone il valore culturale.

Compiti fondamentali

  • Analizza e interpreta i dati relativi ai materiali costitutivi, alla tecnica di esecuzione e allo stato di conservazione dei beni
  • Progetta e dirige, per la parte di competenza, gli interventi
  • Esegue direttamente i trattamenti conservativi e di restauro
  • Dirige e coordina gli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro
  • Svolge attività di ricerca, sperimentazione e didattica nel campo della conservazione

Formazione

La qualifica di restauratore di beni culturali si acquisisce a seguito di conseguimento di:

  • Diploma rilasciato dalle Scuole di alta formazione e studio del Ministero della cultura (presso ICR, OPD, ICPAL)
  • Diploma di Laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali (classe LMR02) o titolo equiparato
  • Diploma accademico di II livello a ciclo unico abilitante alla professione di restauratore di beni culturali (Codice DASLQ01)

Sono 5 i Percorsi formativi professionalizzanti PFP:

  • PFP 1 Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell’architettura.
  • PFP 2 Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile.  Manufatti scolpiti in legno. Arredi e strutture lignee. Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti.
  • PFP 3 Materiali e manufatti tessili e in pelle.
  • PFP 4 Materiali e manufatti ceramici, vitrei e organici. Materiali e manufatti in metallo e leghe.
  • PFP 5 Materiale librario e archivistico. Manufatti cartacei e pergamenacei. Materiale fotografico, cinematografico e digitale.
  • PFP 6 Strumenti musicali. Strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici.

Elenco istituzioni accreditate (ottobre 2024)

Elenco nazionale

L’elenco dei restauratori di beni culturali è consultabile sulla piattaforma Professionisti di beni culturali.
L’elenco è suddiviso in 12 settori di competenza professionale:

  1. Materiali lapidei, musivi e derivati
  2. Superfici decorate dell’architettura
  3. Manufatti dipinti su supporto ligneo o tessile
  4. Manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee
  5. Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti
  6. Materiali e manufatti tessili organici e pelle
  7. Materiali e manufatti ceramici e vitrei
  8. Materiali e manufatti in metallo e leghe
  9. Materiale librario e archivistico e manufatti cartacei e pergamenacei
  10. Materiale fotografico, cinematografico e digitale
  11. Strumenti musicali
  12. Strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici

L’elenco comprende i restauratori:

  • in possesso di diploma conseguito presso i corsi abilitanti all’esercizio della professione di Restauratore di beni culturali
  • in possesso della qualifica ottenuto in base alle disposizioni transitorie dell’art.182 del d.lgs 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio)
  • in possesso di qualifica estera riconosciuta in Italia a seguito di apposito decreto della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero

Tabella corrispondenza PFP e settori

Procedura transitoria

In base a quanto previsto dall’art. 182 del decreto legislativo 42/2004, la qualifica di restauratore di beni culturali è stata attribuita in esito ad apposita procedura di selezione pubblica (bando del 22 giugno 2015) con provvedimento del Ministero.

Si ricorda che coloro i quali hanno già ottenuto la qualifica di collaboratore restauratore/tecnico del restauro partecipando al bando pubblico per l’acquisizione della qualifica di collaboratore restauratore di beni culturali – tecnico del restauro dell’11 settembre 2014 o siano in possesso di determinati titoli si studio conseguiti prima del 31 dicembre 2014, potranno sostenere le prove di idoneità per l’acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali; tali prove sono previste dall’articolo 182 del Codice dei beni culturali e del paesaggio in via transitoria. Le modalità per lo svolgimento delle prove sono state pubblicate in gazzetta ufficiale con Decreto 17 gennaio 2024, n. 52 “Regolamento recante la disciplina delle modalità per lo svolgimento delle prove di idoneità con valore di esame di Stato abilitante, finalizzate al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali, in attuazione dell’articolo 182, comma 1-quinquies, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.”
(GU Serie Generale n.91 del 18-04-2024) che ha abrogato il Decreto interministeriale MiBAC-MIUR del 10 agosto 2019, n. 112

Riferimenti normativi

Codice dei beni culturali e del paesaggio decreto legislativo 42/2004 (articoli 9 bis, 29, 182)

D.M. 86/2009
“Regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’articolo 29, comma 7, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il codice dei beni culturali e del paesaggio.”

Decreto 17 gennaio 2024, n. 52
“Regolamento recante la disciplina delle modalità per lo svolgimento delle prove di idoneità con valore di esame di Stato abilitante, finalizzate al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali, in attuazione dell’articolo 182, comma 1-quinquies, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.”
(GU Serie Generale n.91 del 18-04-2024) che abroga il Decreto Interministeriale MIBAC MIUR 10 AGOSTO 2019 n. 112 (GU Serie Generale n.242 del 15-10-2019)

Contatti: restauratori@cultura.gov.it

N.B. Per chi ha partecipato al bando del 22 giungo 2015 il link di accesso al portale dedicato tramite le proprie credenziali è:
https://restauratori.beniculturali.it