Pubblicazione edita dall’Erma di Bretschneider, a cura della Direzione Generale ABAP – DIT, in collaborazione con Soprintendenza ABAP per il comune di Napoli, Soprintendenza ABAP per il comune di Venezia e Laguna e Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia.
La collana Restauro della Direzione generale Archeologia belle arti e paesaggio del Dipartimento per la Tutela, Ministero della cultura ha lo scopo di presentare i contributi teorici e tecnici delle Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio, organismi statali preposti alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio culturale attivi in Italia, per la conoscenza e conservazione del patrimonio storico artistico e architettonico.
Nel corso della giornata del 14 maggio, verranno presentati i primi tre volumi editi della collana.

Il primo volume, dal titolo Napoli. Chiesa di San Pietro a Majella. Un restauro nel sito Unesco ha per oggetto il cantiere di “Restauro, consolidamento e miglioramento degli standard di sicurezza e fruizione della Chiesa di San Pietro a Majella”, svolto nell’ambito del Grande Progetto “Centro storico di Napoli – Valorizzazione del sito UNESCO”, che ha toccato alcuni dei monumenti più significativi della città, rappresentando negli ultimi anni una sfida e una possibilità di avanzamento delle pratiche gestionali ed esecutive dei grandi interventi di restauro.

Il secondo volume, dal titolo Venezia. Cronache della Soprintendenza. Attività e Ricerche rappresenta una testimonianza della lunga tradizione di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale messa in campo dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna. L’opera non è solo una cronaca del mestiere, ma anche una riflessione critica sulla contemporaneità della conservazione, nel solco dei principi della Carta del restauro di Venezia e del dialogo con la società civile, in un equilibrio tra tradizione e innovazione.

Il terzo, dal titolo Genova. Pieter Brueghel il Giovane. Il restauro della Crocifissione di Castelnuovo Magra racconta l’intervento di recupero di un capolavoro che ha visto coinvolti tecnici della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, docenti dell’Università di Genova e collaboratori esterni specializzati. Un momento esemplare di lavoro e studio condiviso che ha permesso di accendere una nuova luce sulle vicende storico-artistiche della tavola, rendendone possibile una giusta collocazione all’interno della produzione del pittore fiammingo.