L’opera mira a definire un metodo speditivo di indagine per la valutazione del rischio sismico del patrimonio archeologico.

Sarà presentato giovedì 28 novembre, presso la Biblioteca delle Arti del Complesso Monumentale di San Michele a Ripa Grande a Roma, alle ore 11:00, il volume “Vulnerabilità sismica e patrimonio archeologico.

Una proposta di valutazione speditiva per la conservazione e la gestione dell’architettura allo stato ruderale”: opera dell’ing. Elisabetta Montenegro – funzionario presso la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce – che mira a definire un metodo speditivo di indagine per la valutazione del rischio sismico del patrimonio archeologico.

Raccogliendo gli esiti di una ricerca di dottorato svolta presso l’Università La Sapienza di Roma, il volume edito da Edizioni Quasar mira a stabilire un indispensabile e affidabile indice di vulnerabilità che – opportunamente combinato con la pericolosità e l’esposizione dei beni – concorre alla definizione di una scala delle priorità del rischio, fondamentale in una programmazione degli interventi.
Quanto proposto si fonda su un sistema di lettura strutturale delle preesistenze archeologiche allo stato di rudere, in grado di stimarne la vulnerabilità sismica a scala territoriale, in coerenza con le valutazioni speditive di primo livello definite dal vigente quadro normativo.

Dopo i saluti istituzionali del Capo Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale, dott. Luigi La Rocca, il Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, dott.ssa Claudia Cenci, modererà l’appuntamento e gli interventi in programma, rispettivamente del dott. Fabio Pagano, Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e dell’arch. Cesare Tocci, Professore Associato in Restauro dell’Architettura, Dip. di Architettura e Design – Politecnico di Torino.